Dopo cica 20 anni dalla sua entrata in vigore, la disciplina contenuta nel D.Lgs. n. 231/2001 è divenuta più attuale che mai.
Le ultime innovazioni legislative che hanno modificato la disciplina della crisi di impresa, modificando l’art. 2018 comma II c.c., hanno di fatto introdotto l’obbligatorietà per le aziende di dotarsi di un Modello di Organizzazione Gestione e Controllo e di un Organismo di Vigilanza.
L’organizzazione aziendale di cui parla oggi il codice, la cui attuazione ed il cui controllo sono rimessi alla responsabilità dell’imprenditore, piccolo, medio o grande che sia, costituito con qualunque ragione sociale, passa necessariamente attraverso l’adozione del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo e la dotazione aziendale dell’Organismo di Vigilanza.
La norma, ormai ventennale, ha rivoluzionato il panorama normativo italiano perché ha dei tratti di interdisciplinarietà che permettono la collaborazione di diverse tipologie di professionisti per la sua corretta applicazione, con il risultato di avere una visione d’insieme della società e della realtà in cui la stessa opera.
Mira alla tutela dell’Azienda dai comportamenti non corretti di coloro che al suo interno agiscono per profitti personali.
Grazie all’adozione di un Modello 231, l’Azienda al suo interno decide di seguire direttive di contenuto etico e morale per poter operare nella trasparenza e nella legalità.
D’altronde anche l’art. 2086, comma II, c.c. (introdotto dal D.Lgs. n. 14/2019) impone a tutte le società di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa.
La creazione di un Sistema di Gestione è un insieme di regole, procedure e modalità: è strettamente legato alle caratteristiche dell’Impresa, all’attività svolta, ai processi produttivi che vengono utilizzati, al contesto in cui opera e agli interlocutori con cui si interfaccia.
Prevede la preventiva individuazione delle aree di rischio e la creazione di principi e procedure di controllo che possano tutelare l’Impresa dalla commissione dei reati.
Comprende l’adozione di un Codice Etico, a salvaguardia dei comportamenti da tenere, e di un conseguente sistema disciplinare e sanzionatorio.
Ogni Ente o Società che voglia garantire una corretta gestione aziendale, deve dotarsi di un proprio Modello ex D.Lgs n. 231/01 che comprenda una corretta mappatura delle aree dell’attività aziendale sensibili al rischio di commissione dei reati.
È necessaria una capillare attività di intervista al fine di analizzare i processi aziendali più a rischio e di conseguenza, adeguare ed aggiornare al meglio il Modello sulla realtà aziendale.
L’applicazione di tale Modello deve essere controllata mediante un Organismo di Vigilanza, autonomo ed indipendente, che possa vigilare sulla sua adeguatezza e sanzionare le violazioni e gli scostamenti dallo stesso.
Il secondo strumento esimente previsto dal D.Lgs. 231/2001, è la dotazione da parte dell’Ente del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo.
Potremmo definirlo come il “codice” di cui l’Ente si dota per evitare il rischio-reato, ovvero per escludere che dalle condotte poste in essere da apicali o subordinati, nell’interesse o a vantaggio dell’Ente, possa insorgere anche una responsabilità dell’Ente medesimo, con gravissime conseguenze in termini di sanzioni e misure interdittive, anche cautelari.
Il MOGC, che verrà redatto dagli Avv.ti Giusti e Guerrini dopo una scrupolosa analisi di risk assesment, sarà oggetto di costanti verifiche da parte dell’Organismo di Vigilanza, sia in termini di efficacia del Modello, sia in termini di revisione in caso di mutamento del business aziendale o di intervento legislativo che incida sul catalogo dei reati presupposto.
Le diverse aree di provenienza delle due Professioniste consentiranno di mappare ogni attività o settore dell’organizzazione aziendale, individuando una matrice dei rischi che costantemente vagliata con specifici audit dell’OdV, consentirà all’Ente di andare esente da ogni censura.
L’Azienda, con le previsioni della D.Lgs. n. 231/2001, viene attratta nella responsabilità per i reati commessi dalle persone che operano al suo interno a diverso titolo, se si dimostri che il reato è stato commesso per procurare un vantaggio all’Azienda stessa. L’Azienda, quindi, potrebbe essere soggetta a diverse sanzioni, tra le quali anche alcune di tipo interdittivo che possono portare alla sospensione dell’attività aziendale. Non solo. Possono anche essere revocati benefici, possono essere confiscati beni aziendali, o si può incorrere in pesanti sanzioni pecuniarie.
Alcune di tali sanzioni possono essere applicabili anche in una fase cautelare e portano all’arresto della continuità aziendale. Con un adeguato Modello 231, generalmente, l’Azienda è salva dalle sanzioni che intervengono in fase cautelare.
Sono pertanto necessarie le seguenti fasi:
Possiamo intervenire nella Vostra Azienda sia nella fase di adozione e progettazione del Modello, nella attuazione e messa in opera dello stesso e nel controllo come come Organismo di Vigilanza.
È la componente centrale del Modello organizzativo 231.
Può essere monocratico e interno, tuttavia la collegialità ed il fatto che i suoi componenti siano esterni all’Azienda darà maggiori garanzie sulle caratteristiche richieste dalla Legge: l’autonomia, l’indipendenza, la professionalità e la continuità di azione.
l’Organismo di Vigilanza, dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo, vigila sul funzionamento e l’osservanza del Modello di Gestione e ne cura l’aggiornamento. È una unità organizzativa dell’impresa a servizio dell’organo amministrativo.
L’Organismo di Vigilanza non ha un potere di gestione dell’Impresa, ma di mero controllo interno.
L’OdV deve garantire
L’OdV può essere un organo esterno e collegiale, composto da tre membri.
È il nostro obiettivo mettere le nostre professionalità a servizio delle Aziende interessate e capire le reali esigenze per poter selezionare il terzo membro tra diversi professionisti con cui collaboriamo da anni.
Il D.Lgs. 231/2001 richiede che l’Organismo di Vigilanza sia formato da professionisti, scelti dai vertici aziendali, dopo un’attenta analisi delle loro capacità professionali ed esperienza sul campo.
Per tale motivo, la lunga esperienza degli Avv.ti Giusti e Guerrini maturata negli anni come componenti di altri Organismi di Vigilanza, è sinonimo di professionalità ed affidabilità.
Garantiamo un aggiornamento costante con master di specializzazione, nonché con i rispettivi percorsi professionali che, integrandosi vicendevolmente, consentono di offrire una consulenza che costituisca un valore aggiunto per l’Ente.
Non un costo, ma un investimento, che garantirà l’Ente sia in termini economici che reputazionali.
L’Avv. Giulia Guerrini è esperta di Diritto del Lavoro, un percorso che ha iniziato a seguire sin dall’Università. Dopo un’esperienza di molti anni in un noto Studio giuslavorista, ha avviato la sua professione in proprio. Esercita la professione in tutti i campi del Diritto del Lavoro, del Diritto Sindacale e del Diritto della Previdenza Sociale.
Offre assistenza in fase contrattualistica e consulenza aziendale. Patrocina contenziosi in tutta Italia. Ha incarichi di assistenza legale presso alcune Pubbliche amministrazioni.
Ha lavorato in Confindustria nell’Area Relazioni Industriali, occupandosi della consulenza aziendale presso le consorziate, delle interrogazioni parlamentari e dei rinnovi dei contratti collettivi nazionali. Si è anche rapportata con le parti sociali nelle istituzioni della Comunità Europea.
Ha vinto il Dottorato di Ricerca in Autonomia individuale e collettiva presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, discutendo una tesi sui Licenziamenti Collettivi.
È attualmente Cultore della materia in Diritto del Lavoro presso l’Università di Roma “Tor Vergata” e in Diritto della Sicurezza Sociale presso l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale.
Tiene corsi di formazione presso le aziende ed è esperta di Modelli 231 e membro di Organismo di Vigilanza.
Patrizia Giusti, Avvocato del Foro di Roma e Criminologa.
Ha conseguito il Master in Scienze Investigative, Criminologia, Security & Intelligence, con la votazione di 110 e lode presso l’Università La Sapienza di Roma.
Ha conseguito il Diploma in Cyber Security, Policy, Regulatory and Technical Aspects presso l’Università telematica S. Raffaele di Roma, con la votazione 100/100.
Ha conseguito la specializzazione come D.P.O. Data Protection Officer in data 14/01/2021 presso il Collegio Italiano Privacy, con la votazione di 30/30.
Ha conseguito il master per la Responsabilità amministrativa degli Enti in data 11/04/2021.
E’ consulente penale di impresa per la responsabilità amministrativa degli enti ex d. lgs. 231/2001 e svolge attività di Organismo di Vigilanza per numerosi Enti.
E’ membro del Collegio Periti Italiani, nelle sezioni Privacy e Riciclaggio e Anticorruzione, presiede all’Area 231 del detto Collegio.
Ha conseguito il Master di I livello per l’insegnamento delle materie giuridico-economiche negli istituti secondari di II secondo grado.
Diverse le pubblicazioni in tema di intelligenza artificiale e predittività del reato.
E’ socio IISFA, Associazione Italiana Digital Forensics